Come avere una carta di credito?

Qualsiasi persona può richiedere una carta di credito se ha i seguenti requisiti:

- è maggiorenne

- è residente in Italia

- ha un codice fiscale italiano

- è titolare di un conto corrente bancario o postale su cui addebitare il saldo mensile delle operazioni effettuate con la carta di credito.

La carta di credito viene rilasciata da una banca (o altro intermediario finanziario) sulla base di un contratto. Prima di concludere il contratto, la banca valuta che il richiedente abbia una capacità di rimborso commisurata al plafond concesso, perché si tratta a tutti gli effetti di una linea di fido messa a disposizione del cliente.

Il rilascio della carta di credito perciò è sempre subordinata all’approvazione da parte della banca o dell’intermediario finanziario che la rilascia.

La banca (o altro intermediario finanziario) potrà richiedere al soggetto richiedente ulteriori requisiti, che provino la sua capacità di rimborso.

Ad esempio:

- percepire uno stipendio o una pensione accreditati sul conto cui sarà collegata la carta o un reddito annuale documentabile

- essere cliente della banca da un certo numero di mesi

- avere una certa giacenza media sul conto sufficiente per coprire il limite massimo di spesa consentito dalla carta

- sottoscrivere una polizza assicurativa per far fronte alla possibilità di mancato rimborso delle spese

- non risultare protestato o iscritto nell’elenco dei "cattivi pagatori"

Il merito creditizio rappresenta la capacità di restituire la somma ottenuta in prestito alle scadenze stabilite dal contratto.

Per valutarlo, la banca effettua un’analisi della situazione economico-finanziaria e reddituale del soggetto richiedente, tenendo conto di vari aspetti come i flussi di reddito, i livelli di indebitamento, eventuali situazioni di insolvenza o di ritardo nei pagamento.

La banca può valutare il merito creditizio, sia chiedendo le informazioni direttamente al richiedente, sia consultando le banche dati, pubbliche e private, che raccolgono informazioni sui finanziamenti ottenuti (da consumatori e imprese) ed eventuali segnalazioni negative, ad esempio un finanziamento rifiutato o un ritardo nel pagamento delle rate.

Può essere consultata una banca dati pubblica come la Centrale Rischi della Banca d'Italia (detta CR) o una delle tante banche dati private (CRIF, EXPEDIAN, CTC, etc.).

- CAI o Centrale di allarme interbancaria: è una banca dati pubblica gestita dalla Banca d’Italia, in cui sono censiti coloro che emettono assegni scoperti (a vuoto) o che utilizzano carte di credito revocate o che risultano aver commesso in precedenza altre eventuali irregolarità riguardanti operazioni eseguite con la linea di credito;

- SIC - Sistema d’Informazioni Creditizie: sono archivi privati (il più noto in Italia è il CRIF) che contengono informazioni relative alle esposizioni debitorie dei soggetti, consumatori e imprese (es. mutui, prestiti, fidi ecc.) provenienti dalle banche e da qualsiasi altro intermediario di credito, tra cui le segnalazioni dei casi di ritardato pagamento di finanziamenti e prestiti.

Ogni banca decide autonomamente le modalità di valutazione, nel rispetto delle regole generali fissate dalla Banca d'Italia.

Da queste valutazioni dipenderà l’esito positivo o negativo della richiesta. In questa fase, in base alla affidabilità del richiedente, viene anche deciso l'importo massimo concedibile ("plafond").

Tutti i cittadini hanno diritto a conoscere le informazioni presenti a loro nome nella Centrale dei Rischi e possono consultarla gratuitamente anche online