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Welfare aziendale: strumento di responsabilità sociale ed economica

Pubblicato “Welfare for People”, il Sesto Rapporto sul Welfare aziendale e occupazionale in Italia a cura di Michele Tiraboschi, promosso da Intesa Sanpaolo e ADAPT

A dimostrazione della crescente diffusione del welfare come strumento aziendale, sociale e di sviluppo economico, prosegue con la sua 6° edizione Welfare for People, il rapporto che da alcuni anni la Scuola di alta formazione in Relazioni industriali e di lavoro di ADAPT (www.adapt.it) realizza in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

 

Lo studio, a cura del Prof. Michele Tiraboschi, è frutto di una attività continuativa di monitoraggio del fenomeno, inserito nell’ampio contesto delle trasformazioni del mondo del lavoro e analizzato secondo una prospettiva locale e nazionale.

    

In continuità con le precedenti edizioni, anche quella del 2023 propone un’analisi settoriale, che quest’anno si è concentrata sul comparto artigiano, da cui emerge una positiva e crescente esperienza di bilateralità.

 

La dimensione ridotta delle imprese del comparto artigiano, infatti, ha reso impossibile negli anni lo sviluppo di una contrattazione aziendale e ha fatto sì che fosse proprio la bilateralità a garantire ai lavoratori tutele e prestazioni dalle quali diversamente sarebbero stati esclusi.

 

Dall’analisi si nota come questa bilateralità sia sviluppata soprattutto in una dimensione territoriale. Proprio nell’artigianato, infatti, le tutele assistenziali sono da sempre sorte prima grazie alla contrattazione collettiva e alla bilateralità, che si sono occupate di identificare i rischi sociali e di offrire le adeguate protezioni ai lavoratori, e poi hanno trovato il riconoscimento da parte del legislatore.

 

L’approfondimento territoriale del Rapporto di quest’anno analizza la diffusione del welfare aziendale nella regione Lazio e le peculiarità del comparto artigiano di questo territorio.

 

Le sfide e i bisogni del welfare nel Lazio dipendono in buona parte da tendenze demografiche e occupazionali che riguardano tutto il contesto nazionale, come l’esigenza di contenere la crisi della natalità, la tendenza all’invecchiamento della popolazione e la necessità di crescita dell’occupazione femminile e giovanile.

 

Nel comparto artigiano laziale, la bilateralità si traduce quindi per il momento in un insieme di fondi di livello nazionale ed enti di livello territoriale che garantiscono ai lavoratori prestazioni in diversi ambiti, come la formazione nel corso di tutta la carriera e il sostegno alla genitorialità.
In ottica futura, sarà però necessario puntare anche verso un’integrazione degli istituti di welfare occupazionale con altri strumenti pubblici o del terzo settore.

 

L’approfondimento tematico è stato invece dedicato alla ricerca di connessioni tra i temi della salute e del lavoro fornendo una fotografia di come attualmente la contrattazione collettiva nazionale, anche attraverso la sanità integrativa, cerchi di rispondere alla necessità di gestire le sempre più frequenti esigenze dei lavoratori inerenti alla salute.

 

A livello di contrattazione aziendale, invece, sembrerebbe essere aumentato l’interesse a riconoscere strumenti per favorire un miglioramento del benessere a 360 gradi dei lavoratori (fisico, mentale e sociale).

 

 

Leggi la versione completa del rapporto Welfare for People – Sesto rapporto annuale
Leggi l’Executive Summary del rapporto Welfare for People – Sesto rapporto annuale