Vai al contenuto principale

Conto corrente cointestato: le cose da sapere

Il conto corrente può essere cointestato a due o più persone e permette a tutti i titolari “cointestatari” di accedere alle somme versate per fare diverse operazioni.

Due tipologie di operatività tra cui scegliere

Puoi scegliere tra due tipi di operatività in base alle tue esigenze: a firma disgiunta e a firma congiunta.
Quando si apre un conto corrente, occorre depositare in banca la propria firma, che serve per verificare l’autenticità delle operazioni, in particolare i pagamenti. Se il conto corrente è intestato a due o più persone, ognuna deve depositare la sua firma.
Il contratto deve specificare quali operazioni richiedono la firma di tutti i correntisti (firma congiunta) o quali soltanto una (firma disgiunta). Questo significa che un conto corrente può essere aperto da più persone, che lo possono usare in modo separato.

Conto cointestato a firma disgiunta: in due è più bello

Cosa prevede: ogni cointestatario può fare qualsiasi tipo di operazione sul conto senza limitazioni perché non è necessaria la controfirma dell’altro cointestatario per autorizzarle.
È ideale per: coniugi o partner che desiderano gestire i propri risparmi in comune, senza la necessità di tenere sotto controllo le operazioni.

Conto cointestato a firma congiunta: tutto sotto controllo

Cosa prevede: qualsiasi operazione è autorizzata solo quando tutti i cointestatari l’hanno confermata tramite la cosiddetta “controfirma”.
È ideale per: famiglie che desiderano che la gestione dei risparmi fra più membri sia sempre autorizzata da tutti gli intestatari del conto corrente.
Questo può comportare limitazioni nell’ operatività rendendo, in linea generale, più difficoltosa la gestione del conto corrente.

Chi può aprire un conto cointestato?

Non è necessario essere parenti per aprire un conto corrente cointestato. Quindi i cointestatari possono essere, per esempio, anche i membri di una coppia di conviventi. È poi possibile anche concedere a un'altra persona la delega su un conto già esistente: è sufficiente depositare la firma del delegato nella banca dove è stato aperto il conto. Il delegato può avere poteri anche ampi, ma opera per conto dell’intestatario del conto.

Cosa succede in caso di decesso di un cointestatario

Se dovesse venire a mancare un cointestatario, il conto a firma congiunta è “congelato”, in attesa di individuare i suoi eredi legittimi e concludere le pratiche successorie. Dopodiché, il conto andrà chiuso e gli eredi potranno decidere se aprire un nuovo conto corrente. Se il conto corrente cointestato è a firma disgiunta, invece, l’individuazione degli eredi blocca solo la quota intestata al cointestatario deceduto, gli altri cointestatari potranno operare, concluse le pratiche successorie occorrerà estinguere il rapporto cointestato con il deceduto.


Per avviare le procedure necessarie al trasferimento del conto agli eredi, questi ultimi devono presentare entro un anno dal decesso la dichiarazione di successione all’Agenzia delle entrate competente in base all’ultimo domicilio della persona scomparsa o dichiarazione sostitutiva di atto notorio per le casistiche previste dalla normativa vigente. È richiesto il pagamento, presso l'Agenzia delle Entrate, di un’imposta sulle successioni e donazioni che varia in base al legame e al grado di parentela.

-

Nel caso di eredi in linea retta, l'imposta di successione è dovuta se il valore del patrimonio ereditato supera 1 milione di euro per ciascun erede.

 

-

Nel caso di successioni tra fratelli, l’imposta è dovuta se il valore del patrimonio ereditato supera i 100.000 euro per ogni fratello.

 

Conto cointestato e ISEE: cosa bisogna dichiarare

Se stai richiedendo il rilascio dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per accedere alle agevolazioni previste dallo Stato e hai un conto cointestato, per calcolare la giacenza media è necessario dividerne il valore per il numero dei titolari.

A chi conviene

Se stai per sposarti o stai andando a vivere insieme al tuo partner, ma anche se hai dei figli, aprire un conto corrente cointestato - rispetto a mantenere due conti separati - può essere utile per gestire con semplicità i risparmi del nucleo familiare. Ed è anche più conveniente, perché avendo un unico conto corrente intestato a entrambi, le spese di gestione – se si tratta di spese fisse - si pagano una volta sola.

Come aprire un conto cointestato

Per aprire un conto cointestato, ogni intestatario deve depositare in banca la propria firma in originale, un documento d’identità e il Codice Fiscale, sia nel caso di conto a firma congiunta sia disgiunta.
Qualora si volesse modificare la cointestazione, è necessario chiudere il rapporto e aprire uno nuovo, che avrà un nuovo IBAN.

Consigli di lettura
Per approfondire leggi anche:

Potrebbe interessarti anche...

Scopri l’offerta Intesa Sanpaolo

I conti e salvadanai
Intesa Sanpaolo

Diventa cliente: apri XME Conto, il conto corrente che segue le tue passioni.
E per i tuoi figli che hanno meno di 18 anni c’è XME Conto UP!, molto di più di un libretto di risparmio.

Se sei interessato ad un conto corrente, tieni presente che la banca offre il Conto di Base, ai sensi del Decreto Legge 201 del 2011, sulla base di una specifica Convenzione tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Banca d’Italia, l’Associazione Bancaria Italiana, Poste Italiane S.p.A, e l’Associazione Italiana Istituti di pagamento e di moneta elettronica. La convenzione ne definisce le caratteristiche anche per le fasce socialmente svantaggiate e per i titolari di pensioni fino a 1.500 euro al mese o 18.000 euro lordi l’anno

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.
Per le condizioni contrattuali di XME Conto e dei prodotti bancari citati leggi i fogli informativi e il fascicolo dei fogli informativi dei servizi accessori di XME Conto, disponibili in filiale e sul sito.